Con il Cancro si avvia l’estate e i fiori iniziano a tramutarsi in frutti.
Tra tutti, il Cancro è il segno più accogliente, morbido e accondiscendente. Premuroso e solerte, affettuoso ed emotivo, è l’archetipo dell’amore incondizionato del genitore per la prole. È sensibile alla sofferenza altrui, ai bisogni degli altri, e nulla lo spaventa di più dell’incognita del futuro o la precarietà delle situazioni.
La casa e la famiglia sono i valori principali per il Cancro, e su scala più ampia la Patria e le tradizioni, il passato e la Storia. Questo ne fa un carattere nostalgico, che conserva gelosamente i ricordi soprattutto dell’infanzia e sfugge alle frustrazioni del presente ritornando nel passato, nei ricordi, o nel sogno.
Tende un po’ ad indulgere nelle comodità, a lasciare le cose come stanno, da qui la difficoltà a tagliare con il passato e ad accettare i cambiamenti.
L’attesa è l’atteggiamento più utilizzato nella risoluzione dei problemi.

Il mini Cancro di Sibania
Il Cancro è legato alla protezione degli affetti e nella sua posa si ritrova l’abbraccio a questi.
L’abito semplice ma raffinato ne simboleggia la sensibilità. I capelli raccolti in due code rosse richiamano il granchio, ma i colori del segno sono il bianco e il rosa tenue di cui si veste. Come per gli altri segni d’Acqua l’abito è impreziosito da dettagli in tulle bianco, mentre gli occhi sono viola come la base, su cui di lato è riportato il simbolo del segno.
Altezza: 7 cm

Ogni oggetto prodotto da Sibania è assolutamente unico sia nella realizzazione di ogni singolo pezzo sia nella tecnica di produzione che non ha eguali e che lo rende difficilmente imitabile. Questi articoli sono interamente modellati e dipinti a mano nel nostro laboratorio in provincia di Vicenza (Italia). Gli abiti sono sottili sfoglie di porcellana, su cui vengono serigrafate delle textures. Queste sfoglie vengono tagliate secondo il modello di abito e poi applicate con pazienza sul corpo della statua. Anche le acconciature dei capelli sono realizzate a mano di volta in volta. Sul cotto a “bisquit” i visi, gli abiti e gli accessori vengono dipinti con colori atossici; il pezzo subisce infine un’ulteriore cottura detta “terzo fuoco”. Ulteriori eventuali dettagli come le corde dei violini o i cavalletti delle vespe sono applicati a questo punto sul pezzo finito.